iperidrosi, ovvero
sudorazione eccessiva
Dott.ssa Tiziana Lazzari – Dermatologo e Chirurgo Estetico
Quando la quantità di sudore prodotta è troppo abbondante diventa patologica e si parla di iperidrosi. Questo disturbo può essere curato in vari modi.
Se è vero che sudare è assolutamente fisiologico, specialmente durante un’intensa attività fisica o durante l’estate, la sudorazione eccessiva rappresenta per alcuni un problema. Il nostro organismo, quando è surriscaldato a causa di un’elevata temperatura ambientale o di uno sforzo fisico reagisce producendo sudore, il quale poi evapora e raffredda la superficie corporea. Al contrario, quando fa freddo la produzione di sudore diminuisce per evitare la dispersione del calore interno. Oltre a questa funzione, il sudore è importante perché costituisce una pellicola protettiva che idrata la pelle, la mantiene elastica e la protegge dai germi presenti nell’ambiente. La sudorazione consente infine di eliminare le scorie e le tossine dal nostro organismo.
Nei casi più gravi si può ricorrere alla chirurgia, che consiste nell’asportazione delle ghiandole sudoripare ascellari, oppure nella resezione dei nervi che inviano i segnali alle ghiandole stesse.
Il primo presidio utile è l’utilizzo di antitraspiranti, come il cloruro di alluminio, che garantiscono buoni risultati nelle iperidrosi lievi o moderate.
Si utilizzano anche la ionoforesi, ovvero la somministrazione di corrente continua di bassa intensità ai palmi delle mani e alle piante dei piedi immersi in una soluzione elettrolitica, e alcuni farmaci sedativi e ansiolitici che inibiscono l’attività delle ghiandole sudoripare.
Di grande efficacia e sicuramente meno invasivo è l’utilizzo della tossina botulinica, in grado di bloccare la secrezione del sudore per alcuni mesi. La terapia, molto poco fastidiosa, si effettua con piccole iniezioni sotto la cute con minime quantità di tossina, distribuita in maniera uniforme sull’area interessata.


Infine è consigliabile bere bevande a temperatura ambiente o tiepide, evitando sbalzi termici cui l’organismo reagisce sempre con produzione di calore.