INDICAZIONI
Regione mammaria con fisionomia femminile.
Eccessivo sviluppo del tessuto ghiandolare o adiposo o di entrambi.
Durata intervento: 1-2 ore
Degenza: 1 notte/day hospital
Anestesia: generale o locale con sedazione
Decorso: rimozione punti dopo 10 giorni
Risultati: permanente con esito definitivo dopo 3/6 mesi
L'INTERVENTO DI GINECOMASTIA
L’intervento correttivo per la ginecomastia viene eseguito per correggere le deformità o gli aspetti poco estetici delle regioni mammarie nel soggetto di sesso maschile. Questo quadro clinico può essere dovuto ad un eccessivo sviluppo di tessuto ghiandolare (ginecomastia vera), adiposo (pseudoginecomastia) o di entrambi (ginecomastia mista). La regione mammaria assume una fisionomia decisamente femminile, causando imbarazzi evidenti non solo a torace scoperto, ma anche sotto i vestiti. La condizione può essere presente in modo simmetrico od asimmetrico, spesso bilateralmente, ma a volte anche monolateralmente. Può essere presente dolore spontaneo o alla palpazione e a volte le areole possono essere di diametro eccessivo e vengono corrette nel corso dell’intervento.
La pseudo ginecomastia, dovuta ad un eccesso di tessuto adiposo, viene corretta adeguatamente mediante intervento di lipoaspirazione, che consiste nell’introduzione di una sottile cannula al di sotto della pelle attraverso due incisioni di 3-4 millimetri e nella diretta aspirazione del grasso con conseguente modellamento della regione mammaria.
La ginecomastia vera e quella mista richiedono necessariamente l’esecuzione di un intervento chirurgico in quanto il tessuto ghiandolare, a differenza di quello adiposo, non può essere aspirato. Viene quindi asportato il tessuto ghiandolare in eccesso, avendo cura di mantenere uno spessore sufficiente a livello areolare (adenomammectomia subtotale).
Nei casi a componente mista, ghiandolare ed adiposa, le tecniche di adenomammectomia e liposuzione vengono associate al fine di ottenere un miglioramento più armonioso di tutta la regione interessata. Il tessuto ghiandolare asportato viene inviato per l’esame istologico.
A seconda delle dimensioni delle mammelle da ridurre l’incisione cutanea può essere limitata all’emicirconferenza inferiore di ciascuna areola (ginecomastie di entità lieve o media) oppure estesa a tutta la circonferenza dell’areola (ginecomastie di grado marcato), al fine di ridurre le dimensioni di areole troppo grandi e/o di asportare anche un anello di cute qualora necessario.
Solo in casi particolari, è opportuna l’asportazione di una maggior quantità di pelle con conseguenti cicatrici estese attorno all’areola, dal margine inferiore dell’areola al solco sottomammario e, talora, anche trasversalmente a livello del solco sottomammario.
Prima dell’operazione e nel postoperatorio, il paziente dovrà osservare con scrupolo tutte le indicazioni fornite dal chirurgo. Le complicanze sono di norma rare ma se dovessero intervenire si renderebbe necessario impostare terapie mediche e/o chirurgiche adeguate.
Il risultato definitivo risulta ben apprezzabile già un mese dopo l’intervento e può essere considerato definitivo dopo sei mesi circa. Solo dopo tale periodo può rendersi opportuno procedere ad interventi correttivi di eventuali difetti residui.
Il risultato dell’intervento è permanente: il tessuto asportato non si riforma più, a meno che non intervengano variazioni ormonali od importanti incrementi ponderali che agiscono sul tessuto adipo-ghiandolare residuo.
Generalmente i risultati sono molto soddisfacenti con miglioramento globale della morfologia della regione mammaria. Si ricorda comunque che non sempre è ottenibile una perfetta simmetria tra le mammelle.
Scorri le immagini per vedere i risultati.
